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Rappresentazione visiva dell'articolo: Cashback, come funziona? A che punto siamo?

Autore: Daniele Varriale

Data di pubblicazione: 21 dicembre 2020

Cashback, come funziona? A che punto siamo?

Negli ultimi giorni, complici le tante lamentele, si sente sempre più spesso parlare di Cashback di Stato. Ma come funziona davvero? Ed a che punto siamo da quando è entrato in vigore? Scopriamolo insieme.

Prima di capire come funziona il Cashback è giusto sottolineare che non è un sistema del tutto nuovo ma uno dei meccanismi promozionali più popolari che consiste nell’ottenere un rimborso parziale in cambio di acquisti effettuati in un determinato periodo o verso uno specifico brand.

Come funziona il Cashback?

Diciamolo con parole semplici: il Cashback è un’operazione che prevede il rimborso del 10% sulle transazioni effettuate con strumenti elettronici presso negozi fisici.

Dietro questa semplice descrizione si nasconde un meccanismo più o meno complesso che rientra nel “Piano Italia Cashless”, una serie di misure che hanno come obiettivo la lotta all’evasione fiscale attraverso la disincentivazione dell’uso del contante.

Tutto chiaro? Bene, ma quando parte questa iniziativa? Ufficialmente il 1° gennaio 2021 ma in realtà  è già attiva perché è stato previsto un periodo sperimentale per tutto il mese di dicembre 2020 al fine di consolidare i sistemi e stimolare i consumi natalizi in un momento drammatico per le piccole realtà locali.

Se hai compreso il funzionamento ma non sai ancora come fare per approfittare di questa interessante iniziativa non avere paura, continua a leggere perché ti spieghiamo noi cosa c’è bisogno di fare per utilizzare il servizio Cashback.

Partiamo dai requisiti, possono aderire al programma tutti i maggiorenni residenti in Italia che sono in possesso di uno strumento di pagamento digitale (carta di credito, bancomat, carta di debito).

Sono riconosciuti solo gli acquisti effettuati presso gli store fisici.

Ma non finisce qui! Innanzitutto devi essere in possesso dello SPID oppure di una carta d’identità elettronica e con questi scaricare l’app IO e registrarti al servizio indicando le carte di pagamento (o l’IBAN) che intendi utilizzare per tracciare i pagamenti.

Una volta che queste operazioni sono andate a buon fine (e negli ultimi giorni non è proprio facilissimo ma ne parleremo dopo) puoi iniziare ad acquistare in modalità Cashback effettuando almeno 10 operazioni nel solo mese di dicembre.

Il meccanismo di rimborso prevede un rimborso del 10% su tutte le transazioni (almeno 50) effettuate fino ad un massimo di 150€ a semestre (oppure 300€ l’anno), liquidato entro i 60gg successivi alla scadenza dei 6 mesi.

Cashback: i problemi del servizio

Purtroppo, ed è necessario sottolineare purtroppo, per quanto sia interessante il Cashback i problemi per l’adesione del servizio sono stati tantissimi. Ed ancora non risolti del tutto.

Con 8,6 milioni di download dell’app e 3,6 milioni di iscritti (numeri in continua evoluzione) l’infrastruttura dello Stato è andata in crash causando attese di ore per la registrazione.

problemi di accettazione dei metodi di pagamento si sono sommati alla difficoltà nel registrare i pagamenti presso gli esercizi commerciali.

A questi danni c’è il rischio che si aggiunga anche la beffa perché a conti fatti, se tutti riuscissero ad acquistare con la formula Cashback, i fondi messi a disposizione dallo Stato potrebbero non bastare.

Qualora la predetta risorsa finanziaria non consenta il pagamento integrale del rimborso spettante, questo è proporzionalmente ridotto.

Questo è quanto si legge nella nota del Ministero e, diciamocela tutta, non è propriamente un bel modo di inaugurare un’iniziativa che nelle intenzioni si presenta come “fondamentale per la lotta all’evasione fiscale”.

Ma nonostante tutto, dopo aver analizzato i problemi di usabilità del servizio, vogliamo lasciarti qualche utile consiglio elencandoti gli errori più comuni che devi evitare per non perdere i rimborsi.

Cashback: gli errori da evitare

Il Cashback di Stato è ormai attivo nonostante tutte le difficoltà incontrate dagli utenti per registrarsi ed usufruire del servizio. Ma attenzione perché ai problemi del servizio potrebbero aggiungersi quelli creati da noi utilizzatori.

Quali sono gli errori più comuni che devi assolutamente evitare per ottenere il corretto rimborso del 10%? Te li elenco io, almeno una parte.

La carta non è riconosciuta. L’errore più comune è quello di non inserire la carta utilizzata come sistema di pagamento all’interno dell’app IO. Fai molta attenzione perché non basta registrarla ma devi anche attivare il servizio dando l’OK ai conteggi.

Carta o bancomat?  Il tuo sistema di pagamento permette di utilizzare la carta sia come bancomat che come carta di credito? Bene, allora devi registrarti al servizio con tutte e due le modalità altrimenti potrai cadere nell’errore di pagare con carta quando hai registrato il bancomat.

Hai una carta di debito? Bene, sappi che devi registrarla sia come bancomat che come circuito internazionale (ad esempio Mastercard). Diversamente potresti sbagliare in fase di pagamento ed il Cashback non ti verrà calcolato.

Hai digitato l’IBAN corretto? Ricorda che hai di tempo fino alla fine di dicembre per registrarlo e che non devi sbagliare l’inserimento.

Ricorda che per aderire al servizio è obbligatorio effettuare un numero minimo di operazioni. Questo numero è 10 entro la fine dell’anno per poi salire a 50 per il semestre.

A questo punto ti abbiamo detto tutto, puoi iniziare ad usare il servizio Cashback cercando di evitare i piccoli errori elencati in precedenza godendoti questo piccolo salvadanaio che semestralmente troverai accreditato sul tuo conto.

Ma se qualcosa non dovesse ancora essere chiaro, non esitare a contattarmi, a commentare questo post e sarò ben lieto di offrirti il mio supporto.


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