
Autore: Daniele Varriale
Data di pubblicazione: 27 gennaio 2021
Il mio primo ventesimo anniversario!
Questo sarà un anno speciale! Ho raggiunto un traguardo importante, 20 anni di attività professionale. Mi sembra di aver iniziato ieri e invece tante cose sono accadute e tante altre sono cambiate, l’entusiasmo invece è sempre lo stesso.
Questa è l’occasione per ringraziare tutti i miei clienti, quelli che mi seguono da sempre e gli ultimi arrivati che talvolta sono i loro figli. E’ grazie a tutti voi se oggi sono qui!
Ringrazio i miei colleghi che negli anni sono diventati come una seconda famiglia. Un grazie ai miei manager: quelli che mi hanno sostenuto e che continuano a farlo e quelli che hanno provato a mettermi alla porta, perché anche questi ultimi in qualche modo mi sono stati utili per fare esperienza.
Ringrazio la banca con la quale lavoro perché mi permette di servire i miei clienti al meglio, è una banca con la quale si può parlare e dove anche il più piccolo viene ascoltato. E’ con orgoglio che posso dire di sentirmi parte di Banca Widiba per la quale ho contribuito alla nascita e alla sua crescita, pubblicizzandola, difendendola e talvolta criticandola.
Era agosto quando firmai il contratto di lavoro ed entrai a far parte dell’attuale gruppo bancario, il mese dopo vivemmo la tragedia della caduta delle torri gemelle (2001) e da quel momento si sono susseguite crisi in modo frequente e di volta in volta con maggiore intensità e violenza: la guerra in Iraq (2003), la crisi dei mutui sub prime (2007) e la crisi finanziaria globale (2008), la crisi dei debiti sovrani (2009), la primavera araba (2010), il disastro nucleare di Fukushima (2011), la crisi petrolifera (2014) , Brexit (2016), più da vicino ci hanno riguardato il fallimento di Cirio, Parmalat, Alitalia e Monte Paschi; mentre oggi viviamo ancora la più grande delle crisi, quella sanitaria che tutti stiamo affrontando: il Covid-19 (2020). In questo scenario così complesso è capitato che sono caduto, ma con grinta e volontà mi sono rialzato riproponendomi sempre con idee diverse e innovative. Ogni crisi ha qualcosa da insegnare ed è per questo che ho sempre investito sulla formazione. In tutti questi anni non c’è stato un solo momento però che mi sia sottratto a star vicino ad uno solo dei miei clienti.
Oggi siamo nel pieno dell’era digitale, che è ormai dirompente in tutti i settori, fatto inimmaginabile per molti sino ad un decennio fa e quando ho traghettato i miei clienti dalla banca ordinaria alla banca digitale che utilizziamo oggi. Poiché anche in questo siamo stati anticipatori e trascinatori, voglio ringraziare tutti coloro che hanno posto fiducia in me per ciò che vedevo, mentre per gli altri non era neanche un miraggio. Oggi spero di aver ripagato quella fiducia riposta contraccambiando in termini di alta qualità della vita, grazie ai servizi e all’assistenza offerta. Se solo ci soffermassimo nel considerare quante file sono state evitate d’avanti alle filiali o quanto tempo è stato recuperato per un call center che non risponde mai, allora valorizzeremmo ancora di più ciò che è per noi ormai ordinario e scontato.
In questi 20 anni sento di aver contribuito a dare forma alla figura del consulente finanziario che conoscete oggi: inizialmente un venditore, poi promotore o broker, oggi consulente finanziario che sempre di più assume la forma di consulente patrimoniale.
Questa professione mi ha permesso di entrare in contatto con imprenditori noti, con professionisti eccellenti, ma anche di realizzare tanti piccoli ma importanti sogni di diverse famiglie italiane.
In questi 20 anni ho potuto dimostrare a tanti che una finanza genuina esiste, che non è solo speculazione e se tanti oggi vivono una serenità economica anche grazie ai metodi che ho attuato, è arrivato il momento di dimostrare che grazie alla finanza ognuno di noi può contribuire anche ad un mondo migliore: con meno inquinamento, minor fame nel mondo è più rispetto per il prossimo. Può sembrare banale, ma un po' di poesia non guasta perché altrimenti lavoreremmo solo per chiudere in positivo i bilanci aziendali.
Accingendomi alla conclusione della stesura di questa lettera aperta, non possono mancare ringraziamenti alle mie guide spirituali che mi mettono di continuo d’avanti a scelte di vita, alla mia famiglia per i valori trasmessi, alla mia coach di vecchia data che mi tirò fuori da un pantano ed il mio attuale coach, persona esemplare che vive in prima persona le complessità da imprenditore e che mettendosi in gioco ogni giorno, motiva chi vede in difficoltà.
In fine ringrazio la donna della mia vita, mia moglie Eleonora con la quale condivido le esperienze belle e brutte e senza il suo contributo e il suo sostegno non potrei essere chi sono oggi: un marito ed un padre lieto che mette a disposizione del prossimo le proprie conoscenze e competenze per crescere tutti insieme.
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